PERLUGANO

Per una Lugano aperta, innovativa e accogliente

 

Siamo un gruppo di persone che si impegna per Lugano. Viviamo e investiamo economicamente, culturalmente e socialmente in questo territorio. Amiamo Lugano, questa città ci sta a cuore. Presentiamo qui alcune proposte provvisorie e aperte a discussione.

Lugano avrebbe il potenziale per diventare una città aperta, innovativa, ancora più vivibile per tutte e tutti, ma da tempo una parte della popolazione di Lugano esprime la sua insoddisfazione sulla qualità di vita nella città, sulle regole del vivere insieme, sulla difficoltà di sviluppare un’offerta culturale alternativa. Il fatto che non sembrino esserci soluzioni a questi problemi ha creato un malessere e ha portato a quello che è lecito chiamare una crisi.

Pensiamo che sia importante discutere largamente dei problemi di Lugano e di come risolverli. Alcuni di noi ci hanno già messo del loro tempo, delle loro energie, facendo leva sulle loro diverse competenze. Il risultato provvisorio di questo lavoro sono delle piste di riflessione, che ci sembra urgente percorrere per evitare che Lugano corra il rischio di chiudersi ancora di più nei confronti della popolazione giovane, del dibattito aperto, delle nuove mobilità umane. Vorremmo evitare che la Città non sia pronta e manchi di una forza collettiva per affrontare alcune scelte fondamentali che si prospettano nel campo delle transizioni ecologica e digitale.

Le nostre proposte si possono riassumere nei seguenti quattro punti.


1. Lugano città delle culture

Analisi: Lugano ha investito nella cultura ed è oggi una sede apprezzata di musei, festival e teatri. Questo investimento, nell’insieme, promuove una cultura tradizionale, spesso anche elitaria, di cui la città può e deve essere orgogliosa, ma che non basta per renderla una piazza viva, un luogo che evolve insieme alla cultura che produce. La cultura non si trova esclusivamente nei musei o nella bellezza delle rappresentazioni teatrali o musicali che vediamo e consumiamo, per essere vitale e per alimentarsi necessita di una creatività spontanea che solo una città aperta può garantire. Questa creatività spontanea necessita spazi che permettano una sperimentazione in grande libertà, e dove il presente e il futuro si sintetizzino nell’invenzione di nuove forme culturali e di vita comune.

Proposta: Proponiamo di creare un’associazione che raggruppi le diverse istanze di produzione culturale che nasce dal basso, nei quartieri, tra le nuove generazioni e i nuovi abitanti. Questa associazione dovrà gestire spazi d’innovazione culturale – spazi inutilizzati, spazi transitori, spazi e interstizi dei quartieri e villaggi che compongono Lugano – per permettere la creazione culturale e la crescita culturale di Lugano. Questa associazione non si occuperebbe direttamente della produzione culturale, ma avrebbe lo scopo di regolare l’interazione tra gli attori della cultura e il Municipio (p. es. sulla base di un mandato di prestazioni).

Aspettative: Attraverso la crescita intrinseca della produzione culturale di Lugano la città guadagna in capacità e riflessività, diventa più attrattiva per i giovani e un polo di crescita individuale e collettiva, guadagna in capacità di affrontare con coraggio i problemi del futuro.

Alcuni modelli ai quali ispirarsi: Berna – Reithalle; Bienne – La Coupole ; Zurigo – Rote Fabrik


2. Lugano abitabile

Analisi: Lugano è un gioiello di città, tra monti e laghi, con panorami incantevoli. Ha una qualità di vita eccellente, destinata però a pochi e che sempre meno persone possono permettersi. Lugano deve ripensare la sua abitabilità, per attrarre non solo persone abbienti e anziane, ma anche giovani che investono nel futuro, pronti a realizzarne le sfide legate alla transizione ecologica e digitale.

Proposta: Lugano deve promuovere, come lo fanno tanti agglomerati e tutte le grandi città svizzere, forme abitative di utilità pubblica e senza fine di lucro, che rimangono tali a lungo termine. Questi modelli dovrebbero diventare punti di riferimento per le ristrutturazioni dell’abitato del futuro e della costruzione a Lugano. La città deve inoltre prendere una posizione chiara sulla destinazione degli edifici (momentaneamente) inutilizzati, siano essi pubblici o privati e valutare come gestire un uso provvisorio, intermedio degli stessi e degli spazi aperti.

Aspettativa: Modelli di abitazione cooperativa sono centri d’innovazione ecologica, attrattivi per le giovani generazioni, le famiglie e per chi ha a cuore la Lugano di domani, pronta a investire nell’economia locale e circolare, nella transizione ecologica e digitale. Una città innovativa dal punto di vista dell’abitato ecologico e accessibile è attrattiva, e crea identificazione. Lugano ne può uscire rinforzata.

Alcuni modelli ai quali ispirarsi: Berna – Stiftung Wohnqualität – Wir sind Stadtgarten; Zurigo – Wogeno; Ginevra – Artamis, Codha; Bienne – Genossenschaft FAB A


3. Una storia di Lugano che crea appartenenza

Analisi: Lugano è in cerca di una storia nuova da raccontare. La Lugano delle banche, ma anche la Lugano della ricchezza e della discrezione non sono più spunti sufficienti per creare appartenenza per chi ci abita e ci vive o per chi riflette all’idea di trasferirsi a Lugano. Questi racconti non creano (più) città, non creano sentimenti d’appartenenza e nemmeno squadra.

Proposta: Lugano deve investire, con feste ed eventi, con coerenza e partecipazione, in una nuova “narrazione”, che possa creare un’identificazione di un’ampia parte della popolazione. Pensiamo che la costruzione di questa narrazione sia un lavoro che non può essere delegato a degli esperti o delle esperte. Piste di costruzione di questo racconto possono basarsi per esempio sul paesaggio, inteso non solo nel suo significato più diffuso di natura, ancorché di natura in cui sia visibile l’intervento umano, ma di insieme di spazi abitati, verdi e naturali, che insieme costituiscono un luogo “riconosciuto” e a cui gli abitanti sentono di appartenere.

Aspettativa: La creazione di un racconto ampiamente condiviso e inclusivo permette non solo l’identificazione di chi utilizza la città, ma anche lo sviluppo di un senso d’appartenenza a questa città che si trasforma, con il racconto, in un bene comune e non in un bene di pochi, proprietari, investitori o politici che siano. La narrazione è il fondo sul quale si creano soluzioni condivise per problemi che affliggono la città.

Alcuni modelli ai quali ispirarsi: Matera “città della cultura”; Berlino “città di tutti”; Zurigo “città multiculturale”; Basilea “città dei musei e dell’arte”

 

4. Capire Lugano

Analisi: Lugano ha davanti a sé delle sfide maggiori dal punto di vista ecologico, della pianificazione del suo futuro, delle dinamiche demografiche e dell’attrattività e capacità d’innovazione economica. La Città non è in letargo, ma è sonnolenta e ha bisogno di maggiori strumenti di comprensione per risvegliarsi, per iniziare un dibattito approfondito tra i cittadini e i politici, che sia pragmatico e teso verso il futuro.

Proposta: Proponiamo la creazione di un luogo di riflessone permanente e di promozione del dibattito sul futuro di Lugano. Questo luogo dovrebbe essere vicino alla produzione della conoscenza a Lugano e dunque alle scuole universitarie, svolgere ricerca e promuovere la riflessione. Sostenuto dal Comune, a servizio del Comune, degli enti pubblici e privati interessati a capire i problemi di Lugano e le loro possibili soluzioni, si farà carico di lanciare proposte e dibattiti i più inclusivi possibili e a preparare la popolazione alle sfide di domani, in particolar modo la transizione ecologica e digitale.

Aspettativa: Dotandosi di un centro di riflessione e ricerca sul futuro del Territorio, Lugano può prepararsi, insieme alla popolazione e in collaborazione con studenti e studiosi, ai cambiamenti richiesti per affrontare le sfide del futuro in direzione di una transizione ecologica e digitale più che mai necessaria. Dibattere di questi strumenti, parlare di soluzioni e di futuro crea un clima di consapevolezza nella popolazione e nella politica che faciliterà queste transizioni. Contribuirà senza dubbio anche allo sviluppo di una nuova narrazione per Lugano, come città aperta a tutti e di tutti, città dell’innovazione volta verso il futuro.

 

Alcuni modelli ai quali ispirarsi: Urbalyon, L’Institut Paris-Région, Urban Studies Institute Antwerpen, Institut für Landes- und Stadtentwicklungsforschung (ILS-Dortmund)

 

 

Promotrici e promotori:

Monique Bosco-von Allmen, architetto

Edo Carrasco, imprenditore sociale ed esperto in politiche giovanili

Boas Erez, professore universitario

Sophie Maffioli, architetto

Damiano Merzari, operatore culturale